L'evoluzione normativa in materia di sostenibilità aziendale ha segnato un importante passo avanti con l'adozione del Principio di Attestazione della Rendicontazione di Sostenibilità - Standard on Sustainability Assurance Engagement (SSAE Italia), pubblicato con la determina del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) prot. n. RR 13 del 30 gennaio 2025 ed entrato in vigore l’attestazione delle rendicontazioni di sostenibilità relativi ai periodi amministrativi che iniziano in data 1° gennaio 2024 o successivamente.
Tale principio integra le recenti previsioni riguardanti il regime di verifica della rendicontazione di sostenibilità da parte del revisore esterno, in conformità all’articolo 11, co. 2-bis, del d.lgs. 39/2010 così come modificato dal D.Lgs. 125/2024, stabilendo le responsabilità del soggetto incaricato dell’attestazione e garantendo dunque la trasparenza e affidabilità del reporting.
Il quadro normativo
L'introduzione dell'SSAE (Italia) si inserisce nel quadro normativo delineato dal d.lgs. 125/2024, che ha recepito la Direttiva (UE) 2022/2464 Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) nell'ordinamento italiano. Tale decreto, nell’estendere e rafforzare gli obblighi in materia di pubblicazione della rendicontazione di sostenibilità, prevede un regime di verifica esterna dei report da parte di un revisore esterno della sostenibilità, incaricato di attestare la conformità delle informazioni alle regole e ai principi di redazione previste dalla normativa.
In attesa dell'adozione di principi europei da parte della Commissione UE in tema di revisione, il decreto ha affidato al MEF la competenza di definire i principi applicabili allo svolgimento dell'attestazione della conformità della rendicontazione di sostenibilità, il quale dunque ha adottato il Principio SSAE da applicarsi nel periodo di vuoto normativo.
I contenuti del SSAE Italia
Il Principio SSAE Italia stabilisce le responsabilità del revisore della sostenibilità attraverso procedure e modalità operative da seguire ai fini della conduzione della limited review sulle rendicontazioni di sostenibilità sulla base del rispetto dei principi e normative applicabili, quali:
Il Principio, inoltre, fornisce al revisore dei modelli di relazione di attestazione da emettere ai sensi dell’articolo 14-bis del D.Lgs. 39/10 all’esito dello svolgimento dell’incarico su rendicontazioni di sostenibilità individuali e consolidate.
La ragioneria dello stato, all’atto di descrivere responsabilità e limiti, affronta anche il tema della distinzione tra le attività del revisore della sostenibilità da quelle del revisore del bilancio, nonché delle regole relative ai reciproci scambi di informazioni.
La pianificazione e le procedure di revisione
L'attività del Revisore della Sostenibilità si articola in diverse fasi operative, tra cui:
Impatti e applicazione
L'SSAE (Italia) entra in vigore per gli incarichi di attestazione relativi alle rendicontazioni di sostenibilità riferite ai periodi amministrativi che iniziano il 1° gennaio 2024 o successivamente. L'adozione di questo principio rappresenta un passo fondamentale per garantire maggiore trasparenza nella rendicontazione di sostenibilità delle imprese italiane, rafforzando la loro compliance con la normativa nazionale ed europea e fornendo ai revisori una guida e delle indicazioni peculiari rispetto alla verifica di informazioni, delle opportunità e dei rischi ESG.
Il Principio SSAE, allineandosi agli standard di qualità e professionalità previsti dagli ISQM e dall’ISAE 3000R, garantisce un incremento significativo della sicurezza e dell'affidabilità delle informazioni, favorendo così una maggiore fiducia da parte degli stakeholder, in particolare rispetto ai potenziali rischi di dichiarazioni errate o imprecise. Infine, la netta separazione tra le funzioni di revisore del bilancio e revisore della sostenibilità elimina possibili conflitti di interesse, promuovendo una sinergia che assicura l'integrazione coerente delle informazioni finanziarie e ESG.