Maggiorenni

Protezione digitale per i minori: scatta l'obbligo di verifica dell'età per i siti web sensibili

Sandro Iannucci
12/12/2025
Maggiorenni

Dallo scorso 12 novembre, l'Unione Europea ha introdotto una nuova e stringente regolamentazione mirata a rafforzare la tutela dei minori e garantire una maggiore sicurezza e riservatezza per chi naviga sul web.

L’obiettivo principale consiste nel prevenire l’accesso dei minorenni a siti e portali potenzialmente dannosi o disciplinati da specifiche normative.

La nuova normativa europea e il ruolo di AGCOM

La novità introdotta impone l'adozione di rigorose procedure di verifica e certificazione digitale della maggiore età per accedere a piattaforme di:

  • rivendita di alcolici;
  • rivendita di tabacco;
  • piattaforme di gioco d'azzardo;
  • portali per adulti.

Questa misura rientra nell'attuazione del Regolamento UE n. 2022/2065, noto anche come Digital Services Act (DSA), che disciplina il mercato unico dei servizi digitali.

La Commissione Europea ha selezionato l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) per prendere parte alla sperimentazione della nuova procedura di verifica dell’età in Italia, una decisione che testimonia la fiducia riposta nel sistema regolatorio italiano e il ruolo di primo piano che il nostro Paese sta assumendo nel guidare questa delicata fase di trasformazione digitale.

Termine di sei mesi per l’adeguamento alla nuova normativa

La nuova normativa attribuisce un ruolo centrale ai titolari di siti e portali interessati, ai quali viene concesso un termine di sei mesi per implementare sistemi di verifica dell’età conformi agli standard previsti.

La tutela della privacy rappresenta un principio inderogabile: i sistemi adottati dovranno garantire la massima riservatezza dei dati personali, assicurando al contempo il corretto equilibrio tra la protezione degli utenti e le esigenze operative delle imprese.

La verifica dell’età (age verification)

Il sistema di riconoscimento e verifica dell’età, denominato “Age Verification”, è disciplinato dalla delibera AGCOM n. 96/25/CONS, che specifica come il processo di identificazione debba articolarsi in due fasi fondamentali, garantendo al contempo la piena conformità al principio di “privacy by design”, come segue:

  1. Identificazione iniziale: l'utente viene identificato attraverso un fornitore terzo certificato (come ad esempio una ID già a sua volta identificata). I metodi di riconoscimento possono includere:
    • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).
    • CIE (Carta d'Identità Elettronica).
    • Video riconoscimento o processi self.
  2. Generazione della prova dell'età: in un secondo momento, avviene l'autenticazione e la generazione della prova dell'età.

Il sistema raccoglie unicamente l’informazione relativa all’età, escludendo qualsiasi altro dato personale, garantendo così al provider il pieno rispetto degli obblighi normativi vigenti.

Le soluzioni basate su piattaforme già operative si integrano agevolmente nei sistemi aziendali e consentono l’impiego di certificazioni permanenti e riutilizzabili, garantendo al contempo la conformità alla normativa vigente e anticipando la futura adozione dei Wallet digitali europei come strumento sicuro per la gestione dei dati personali.

La normativa rappresenta un passo decisivo verso la costruzione di un “ecosistema digitale” sempre più responsabile e sicuro, in grado di conciliare l’accesso ai servizi digitali con la tutela delle fasce più vulnerabili della popolazione.

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