Dopo anni di attesa, arrivano dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali indicazioni specifiche con riferimento alle forme, ai contenuti, ai termini e alle modalità per l’esercizio delle funzioni di vigilanza, controllo e monitoraggio sugli Enti del Terzo Settore.
Attraverso il Decreto del 7 agosto 2025 (Gazzetta Ufficiale n. 214 del 15 settembre 2025), infatti, vengono individuati in primo luogo i soggetti che svolgeranno i controlli, le autorità responsabili a livello nazionale, regionale e locale, nonché le modalità di coordinamento fra esse.
Rispetto all’ambito di applicazione, si chiarisce che gli elementi oggetto di verifica riguarderanno:
Il decreto stabilisce inoltre le modalità operative per gli accessi, le ispezioni o le richieste documentali, includendo la possibilità che gli enti siano obbligati a fornire documentazione e dati in forma elettronica, nel rispetto della normativa vigente.
Rispetto ai termini, poi, vengono fissati i tempi entro i quali gli enti devono adempiere alle richieste di informazioni o adeguamenti: termine di risposta, termine per regolarizzare irregolarità riscontrate, e si chiarisce che si tratta di un sistema di monitoraggio periodico, che consentirà al Ministero e alle Regioni di raccogliere dati, verificare la corretta applicazione del D. Lgs. n. 117/2017 (Codice del Terzo Settore, in sigla “CTS”), e valutare rischi di non conformità.
La tabella che segue illustra alcuni termini da tenere sotto controllo.
|
Termine / Frequenza |
Cosa prevede il decreto |
Da quando decorre / note |
|
Controlli ordinari |
Ogni ETS sarà sottoposto almeno una volta ogni tre anni a un controllo ordinario. |
La frequenza triennale si applica da quando il decreto entra in vigore. |
|
Modelli di verbale |
Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto, l’Ufficio di livello dirigenziale generale del Ministero del Lavoro presso cui è istituito l’Ufficio statale del RUNTS dovrà approvare i modelli tipo per i verbali (controlli ordinari e straordinari). |
Quindi entro 60 giorni dopo che il decreto è diventato operativo (la sua data di entrata in vigore). |
|
Entrata in vigore / decorrenza del decreto |
Il decreto ha decorrenza fissata al 16 settembre 2025 |
Da tale data partono gli obblighi previsti (modelli, controlli ordinari, termini di regolarizzazione) |
|
Termini per regolarizzazione |
In caso di irregolarità accertate, l’ente ha un termine che può andare da 30 a 180 giorni per regolarizzare la propria posizione dopo la diffida. Se non regolarizza entro quel termine, si può arrivare alla cancellazione dal RUNTS o ad altri provvedimenti. |
Termini assegnati dopo che il verbale è notificato. |
In definitiva, il decreto in oggetto reca maggiore certezza sulle modalità con cui possono essere controllati gli Enti del Terzo Settore, sancendo di fatto la necessità per gli stessi di adottare un sistema amministrativo e contabile che consenta di tenere la documentazione aggiornata, trasparente, pronta per eventuali controlli, nonché la necessità di adottare procedure interne di compliance / autocontrollo per rispettare gli obblighi statutari, contabili e fiscali, ovviamente da parametrare in base alle dimensioni e alla complessità dell’ente.
In caso di rilievi, sarà concesso agli enti di procedere con una sanatoria degli stessi, ove possibile. Diversamente, in caso di irregolarità non sanabili, la sanzione massima può comportare la cancellazione dell’ente dal RUNTS.