Cybersecurity: a meno di 100 giorni dalla fine dell’anno, un bilancio preoccupante — +14% di attacchi alle aziende italiane

Sandro Iannucci
10/23/2025

La fine del 2025 si avvicina rapidamente, ma per le aziende italiane resta un appuntamento imprescindibile: quello con la sicurezza informatica. Mentre molti si godevano il meritato riposo estivo, i cybercriminali non hanno lavorato intensamente. Il messaggio che emerge dal report State of Cybersecurity è inequivocabile: nei primi sei mesi del 2025, i tentativi di attacco contro le imprese italiane sono aumentati del +14% rispetto al 2024.

Un incremento che non lascia spazio ad alibi. Il rischio cyber non è solo reale, ma cresce in volume, complessità e impatto, colpendo in modo trasversale tutti i settori produttivi.

Le Armi e le Origini degli Attacchi: Uno Sguardo ai Grafici

Gli aggressori concentrano i loro sforzi sulle vie d'accesso più vulnerabili: Cloud, network ed endpoint rimangono le "porte" predilette per accessi sospetti e furti di credenziali.

Analizzando le armi utilizzate, come evidenziato il panorama è chiaro:

  • Malware: domina la classifica con il 39% degli attacchi.
  • Phishing/Social Engineering: segue al secondo posto, rappresentando il 20% delle minacce.
  • Furto di Credenziali: chiude il podio con il 15%.

Parallelamente, la geografia degli attacchi conferma che la Cina si posiziona come la principale fonte di minacce, seguita nell’ordine da USA, Russia e India, delineando un quadro geopolitico del cyber-rischio.

La Mappa Settoriale del Rischio: Nessuno è Escluso

La distribuzione settoriale delle vittime svela i bersagli più ghiotti per i cybercriminali:

Settore

Attacchi (H1 2025)

Variazione vs. 2024

Descrizione

Manufacturing/Industry

2.897

+20%

Il settore più bersagliato, probabilmente per la sua interconnessione IT/OT.

Finance/Insurance

2.613

+20%

Obiettivo privilegiato per la ricchezza di dati sensibili.

Fashion/Design

702

+4,4%

Settore emergente nel mirino grazie alla digitalizzazione crescente.

 

A seguire, settori cruciali come il farmaceutico, l'energia, l'alimentare, la GDO e la sanità mostrano tutti incrementi tra il 4% e il 4,4%. L'interpretazione di questa "mappa settoriale" è univoca: non esiste più un settore considerato "troppo di nicchia" per essere attaccato.

L'Allarme PMI e l’utilizzo della AI

Il punto più dolente del report riguarda le piccole e medie imprese (PMI). Se un tempo si sentivano al riparo, oggi non è più così. Il grafico che traccia gli incidenti PMI mostra un allarmante aumento: +10% di attacchi nel primo semestre 2025, passando da 2.110 a 2.314 incidenti. Le PMI rappresentano ormai il 27% degli incidenti totali gestiti.

La digitalizzazione ha esposto queste realtà, le cui difese faticano a tenere il passo. A peggiorare lo scenario, i criminali stanno alzando il livello tecnologico: la previsione è che entro la fine dell’anno, almeno il 30% degli attacchi sarà potenziato dall’intelligenza artificiale. Tradotto: campagne di phishing automatizzate e malware capaci di adattarsi in tempo reale.

Bisogna Agire

I dati di Certego non lasciano dubbi: non c’è più da chiedersi "se" l’azienda sarà attaccata, ma solo "quando". La questione non è solo il volume, ma la sofisticazione crescente degli attacchi. Senza un monitoraggio avanzato e una formazione adeguata del personale, una PMI rischia di pagare un prezzo altissimo in termini di blocco della produzione soddisfazione degli ordini e inevitabili e forti danni reputazionali.

La difesa è comunque possibile, ma richiede un cambio di prospettiva e di mentalità immediato:

  1. Abbandonare l'alibi usato spesso dal management del "non capiterà a noi".
  2. Investire in tecnologie predittive e threat intelligence.
  3. Formare costantemente il personale sui rischi di phishing e social engineering.
  4. Avere un piano efficace di risposta agli incidenti pronto e regolarmente testato ed aggiornato.

Mentre ci avviciniamo a grandi passi al 2026, l'unica agenda che conta è quella della sicurezza. È il momento di fare il punto nella Vostra organizzazione e prepararsi al livello di minaccia che sale sempre di più.