Crowe Romania

La dipendente notifica che è incinta, quali sono le implicazioni per il datore di lavoro?

RIFERIMENTO: ORDINANZA D'URGENZA n. 96 del 14 ottobre 2003 riguardante la protezione della maternità sui posti di lavoro

22/06/2021
Crowe Romania
Romania

In linea all’art. 2 lett. c) dell’OUG 96/2003 riguardante la protezione della maternità sui posti di lavoro ”la dipendente incinta è la donna che notifica per iscritto il datore di lavoro del suo stato fisiologico di gravidanza e allega un documento medico rilasciato dal medico di famiglia o dal medico curante che attesti questo stato;”

 

Entro 10 giorni lavorativi dalla ricezione della summenzionata notifica, il datore di lavoro deve notificare il medico competente, nonché l’ispettorato territoriale di lavoro presso il quale svolge la sua attività. La sanzione, per l’inosservanza di tale obbligo, è multa da 2500 a 5000 lei.

 

Il datore di lavoro ha l’obbligo di mantenere la riservatezza sullo stato di gravidanza della dipendente e non divulgherà tale informazione senza l’accordo scritto della stessa e solo all’interesse del buon svolgimento del processo lavorativo, quando lo stato di gravidanza non è visibile.

 

Il medico competente rilascia una relazione nella quale sono identificati i rischi per la sicurezza e/o la salute della dipendente incinta indicando le misure necessarie per prevenire tali rischi.

 

Il datore di lavoro informerà per iscritto la dipendente con riguardo al risultato della valutazione dei rischi ai cui può essere esposta sul posto di lavoro, alle misure che debbano essere adottate, nonché ai diritti che ha.

 

Se la sistemazione delle condizioni di lavoro e/o dell’orario di lavoro non è dal possibile dal punto di vista tecnico e/o oggettivo o non può essere richiesta per ragioni ben precise, il datore di lavoro prenderà le misure necessarie per cambiare il posto di lavoro di tale dipendente. Nel caso in cui il datore di lavoro, per ragioni giustificate in modo obiettivo, non abbia la possibilità di ripartire la dipendente su un altro posto di lavoro, senza rischi, la dipendente incinta ha il diritto al congedo per rischio in gravidanza.

 

In base alla raccomandazione del medico di famiglia, la dipendente incinta che non può lavorare l’orario normale per ragioni di salute propria o del feto, la stessa ha il diritto ad una riduzione di 1/4 della durata normale di lavoro, mantenendo i redditi stipendiali, sostenuti integralmente dal fondo degli stipendi del datore di lavoro.

 

Il datore di lavoro ha l'obbligo di concedere alle dipendenti incinte una dispensa per le visite prenatali entro un massimo di 16 ore al mese, in base alle raccomandazioni del medico di famiglia o dello specialista, se le indagini possono essere svolte solo durante l'orario di lavoro, senza diminuire i diritti stipendiali.

 

Inoltre, il datore di lavoro informerà tramite affissione in posti visibili, per un periodo di 6 mesi, in ciascuna delle unità di sua proprietà, sui diritti che le dipendenti incinte hanno riguardante la protezione della maternità sui posti di lavoro.

 

Se la salute delle dipendenti incinte è danneggiata dal lavoro notturno, il datore di lavoro è obbligato, su richiesta scritta della dipendente e in base ad un documento medico che menzioni il periodo in cui la salute della dipendente è danneggiata da tale lavoro, a trasferirla su un posto di lavoro diurno mantenendo lo stipendio lordo di base mensile.

 

Su richiesta della dipendente incinta che svolge di solito un lavoro insalubre o difficilmente sopportabile, il datore di lavoro ha l'obbligo di trasferirla su un altro posto, mantenendo lo stipendio lordo di base mensile.