Per quanto riguarda i propri dipendenti, nel momento in cui si constati una trasgressione nell’attività professionale, il datore di lavoro ha il diritto di disporre della prerogativa disciplinare. Il Codice del lavoro menziona i dettagli specifici su tale situazione nonché i passi da intraprendere, come indicato di seguito.
Per trasgressione disciplinare si intende “ il fatto relativo al lavoro che consiste in un’azione o inazione con colpa del/della dipendente, tramite quale lo stesso/la stessa abbia trasgredito le norme legali, il regolamento interno, il contratto individuale di lavoro o il Contratto collettivo di lavoro applicabile, gli ordini e le disposizioni legali dei responsabili gerarchici.”
Le sanzioni disciplinari che i datori di lavoro potranno applicare dipenderanno dalla gravità del fatto e queste sono espressamente limitate a: ammonimento scritto, retrocessione per un massimo di 2 mesi, riduzione dello stipendio base (e/o indennità dirigenziale), cessazione del contratto il lavoro.
I datori di lavoro possono applicare una misura disciplinare solo a seguito di una preventiva indagine disciplinare (l'ammonimento scritto è l'unica sanzione che può essere applicata senza che sia necessario avviare tale procedimento).
Per lo svolgimento dell'indagine disciplinare verranno considerati i seguenti aspetti:
Per la stessa trasgressione disciplinare può essere applicata una singola sanzione, entro un massimo di 6 mesi dalla commissione del fatto.